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Una raccolta di racconti ispirata all'album "Riportando tutto a casa" dei Modena City Ramblers, a vent'anni dall'uscita. "Quando abbiamo cominciato a suonare, nel lontano 1991, non avremmo mai immaginato di scrivere, più di vent'anni dopo, la presentazione di un libro di racconti ispirati a un nostro disco. Quando abbiamo cominciato a suonare non avevamo idea nemmeno di farlo, un disco. Oggi, invece, siamo qui per invitarvi a leggere un libro che parla di una generazione. Una generazione di post settantasettini, di post mani pulite, di ragazzi che hanno visto crollare muri (Berlino), che hanno visto costruirne altri (Palestina), che con molta fatica e diffidenza si sono accostati al nuovo modo di relazionarsi con i social network. Nel libro di Fabrizio Cavazzuti possiamo scorgere tutti gli incanti, i sogni, le disillusioni di questa generazione. Di giovani che sono diventati adulti con un pugno di canzoni come sottofondo quotidiano. Sono racconti che parlano di tutti noi, della provincia, dell'Italia che ne esce a volte con le ossa rotte, a volte con le medaglie al collo. Forse la musica da sola non può cambiare il mondo, ma se tutti la ascoltassero con il cuore e non solo con le orecchie, forse avremmo più libri da leggere, meno muri da erigere e meno guerre da guardare in diretta tv". (dalla presentazione dei Modena City Ramblers).